Cristianpack BIO: il nostro futuro è la BIO Plastica!

Abbiamo voluto fortemente questo servizio per far conoscere la realtà di noi trasformatori di film biodegradabile e compostabile.

Nel corso degli anni la nostra azienda ha investito tutto nei materiali BIO - biodegradabili e compostabili certificati TUV, convertendo le macchine alla produzione di imballaggi ecosostenibili e a basso impatto ambientale.

Il cambiamento che l'azienda ha affrontato è stato impegnativo, faticoso e basato su una continua sperimentazione, ma ci ha reso orgogliosi perchè oggi abbiamo raggiunto l'obiettivo di fornire un prodotto biodegradabile, compostabile, ecologico, inodore e con le stesse caratteristiche di resistenza della vecchia plastica.
 
La nostra filiera produttiva viene vissuta in maniera circolare e sostenibile progettando  prodotti e processi di produzione virtuosi e poco impattanti, tanto che al termine delle produzioni ricicliamo e rigeneriamo anche refili e scarti BIO per creare nuovi prodotti.
 
L'Italia è uno dei paesi più all'avanguardia a livello mondiale per quanto riguarda la produzione di imballaggi in materiale BIO-plastico, poichè ha sviluppato una legislazione rigorosa che ha portato alla messa al bando di imballi inquinanti dal mercato. Vero è che tanto lavoro è ancora da fare, ma siamo sicuri che l'impegno comune porterà a grandi risultati. Infatti già da un decennio il nostro "sistema" viene esportato all'estero dove le leggi ambientali sono ancora in fase di test e non hanno una validità così efficace come in Italia.
 
Nonostante la macchina governativa abbia portato ad una netta diffusione degli imballaggi ecosostenibili, crediamo fortemente che l'impegno delle aziende che come noi fanno parte del settore BIO-plastico, debba trovare una maggiore accoglienza e tutela legilsativa.
 
Negli anni gli imballaggi BIO-plastici sono stati sempre più soggetti a tassazione rispetto a carta o altri materiali. Oggi, ad esempio, la tassa di smatimento CONAI di uno shopper BIO-plastico (che si biodegrada nell'impianto di compostaggio industriale insieme al rifiuto organico al termine del suo ciclo di vita) è lo stesso di una busta in plastica tradizionale con un impatto ambientale ben diverso. Altra penalizzazione che genera un condizionamento psicologico negativo è rappresentata dal fatto che la busta da asporto BIO, come ad esempio il classico shopper della spesa, viene fatta pagare per legge al cliente finale mentre una shopper in carta può essere ceduta a titolo gratuito.  
bioplastica vs carta Secondo noi, una tassazione più clemente e l'abolizione del pagamento dello shopper BIO da asporto contribuirebbe alla diffusione sempre più capillare di imballaggi ecologici ed etici, anche nelle aree dell'Italia dove ancora regna la plastica tradizionale.  
 
Noi ci crediamo... questo è il materiale del futuro e per questo va tutelato.

#cristianpackbio


 



Venite a trovarci nel nostro Cash&Carry aziendale e nel nostro shop!

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